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Ricerca e sviluppo SolGeo

Ricerca e sviluppo SolGeo: grazie alla continua ricerca e preparazione dei nostri tecnici offriamo prodotti specifici assecondando le esigenze dei nostri Clienti, suggerendo soluzioni ottimali in ambito geofisico, per reti sismiche e microsismiche e software di elaborazione dati.

R&D Interna
Il punto di forza di Solgeo è la decennale esperienza in ambito R&D. Il suo reparto conta ricercatori multidisciplinari che spaziano dall’ingegneria meccatronica, elettronica, fisica, informatica, meccanica.
Il reparto di Ricerca e Sviluppo, oltre a realizzare prodotti specifici su richiesta del cliente, si dedica alla realizzazione e progettazione di strumenti e software commercializzati da Solgeo sul mercato italiano ed estero.

Gli ambiti di applicazione riguardano in parallelo tutte le divisioni di Solgeo, ovvero geofisica, monitoraggio dinamico, reti sismiche e microsismiche e software di elaborazione dati.
Progetti R&D
per i nostri clienti
Saipem
Dal 2008 Solgeo collabora con Saipem ad un progetto di ricerca che riguarda la progettazione e costruzione di apparecchiature ad onde acustiche per la localizzazione di anomalie e ostruzioni nelle condotte di trasporto idrocarburi, in particolare durante la posa.

Il prodotto, denominato EAR (EXTENDED ACOUSTIC RADAR SYSTEM) è stato creato in collaborazione con ARESYS e Politecnico di Milano ed è stato recentemente certificato DNV per diventare “asset” sulle navi posa tubo di SAIPEM. EAR si basa sulla misura di onde acustiche in grado di rilevare ostruzioni e altre anomalie in una tubazione vuota (riempita d'aria).

Ad oggi il sistema è stato testato ed applicato per quasi un anno durante la posa di una sealine in Australia, sul DP vessel SAIPEM 7000 in Almeria e nel Golfo del Messico sulla nave posa tubi Castorone.
Edison Stoccaggio, Array sismico verticale (300mt)
La necessità di rilevare micro eventi sismici di intensità magnitudo inferiore a 1, nelle reti di monitoraggio microsismico in Pianura Padana, ha portato Solgeo alla realizzazione di un array sismico sperimentale, costituito da 6 sismometri triassiali con interdistanza di 50 m. L’array è stato inserito in un pozzo da 300 m di profondità realizzato appositamente. Grazie allo studio dei segnali alle diverse profondità si è potuto “calibrare” la profondità di installazione dei sismometri singoli nelle altre stazioni della rete, dimensionando opportunamente i pozzi.

L’array viene ora anche impiegato dai ricercatori dell’Università di Bologna per progetti di ricerca in ambito sismologico.